Avete paura dei germi e dei batteri? Fate bene! I batteri sono praticamente dappertutto ed uno dei luoghi in cui si annidano con più facilità sono sicuramente… gli asciugamani! Siete sorpresi? Non dovreste, in quanto esistono molte ricerche che provano come gli asciugamani siano un vero e proprio ricettacolo di batteri.
Ma quali sono questi studi? Vediamone insieme i più importanti
Gli studi sui batteri che si annidano negli asciugamani
Il primo studio è quello del professor Philip Tierno, un famoso microbiologo e professore universitario nella New York School of Medicine. Il Professor Tierno ci spiega per quale ragione dobbiamo porre particolare attenzione quando maneggiamo un asciugamano già toccato da altre persone: innanzitutto va ricordato che quasi sempre gli asciugamani usati presentano tracce di urina e feci, a cui si aggiungono pericolosi funghi e cellule morte dell’epidermide. Dopo aver analizzato un buon numero di asciugamani da bagno il Professor Tierno e la sua equipe ha riscontrato come in essi si potevano trovare microrganismi di ogni tipo. Ciò è particolarmente vero per i soffici ed in apparenza puliti asciugamani degli hotel. Si potrebbe pensare che tali asciugamani siano sterilizzati ad ogni uso ma in realtà nella maggior parte dei casi essi vengono semplicemente lavati nelle grandi lavatrice degli hotel o delle compagnie specializzate in pulizie industriali. Il problema è che spesso tali asciugamani, dopo essere stati lavati, vengono asciugati in modo approssimativo. La scienza medica insegna che essi andrebbero asciugati necessariamente al sole e riposti in un armadio solo dopo aver controllato che siano perfettamente asciutti. Purtroppo i tempi concitati della nostra società non risparmiano neanche le cure per le pulizie: spesso, per risparmiare tempo, tali asciugamani e teli da bagno vengono sì lavati, ma sono riposti negli armadi mentre sono ancora umidi. Un ambiente umido è ovviamente il luogo preferito dai batteri per proliferare perciò l’asciugamano che si trova nella camera del nostro albergo potrebbe (il condizionale è doverosamente d’obbligo) alloggiare batteri e germi di ogni tipo.
Un altro studio sull’argomento, sempre statunitense, è quello che è stato condotto dall’Università dell’Arizona. Il Professor Charles Gerba, un esperto di microbiologia ed immunologia, salute pubblica, ingegneria bioagricola, ha guidato lo studio ed ha riscontrato che le feci sono purtroppo presenti sia negli asciugamani che nei tovaglioli di stoffa, i classici tovaglioli da tavola. In quali percentuali? Preparatevi… pare che oltre l’ 80% dei tovaglioli analizzati presentasse tracce, anche se minime, di feci, ovviamente invisibili ad occhio nudo ma sufficienti per rischiare di contrarre fastidiose diarree od addirittura pericolose intossicazioni alimentari.
Si potrebbe pensare che tale problema si riscontri solo quando ci si reca in un albergo e che quindi basterebbe portarsi un asciugamano da casa per evitare qualsiasi rischio di contrarre malattie (le persone ipocondriache lo fanno da sempre) . Nulla di più falso purtroppo: il Professor Gerba afferma che anche gli asciugamani usati in casa non evitano che un membro della famiglia possa infettarne un altro, in quanto tali stoffe sono usate da 3, 4, 5 persone alla volta. Secondo il Professore (e secondo altri studi) nemmeno un accurato lavaggio ed una perfetta asciugatura potrebbero proteggere da tutti batteri in quanto alcuni di essi resisterebbero senza troppi problemi sia ai detergenti che all’asciugatura. I batteri andrebbero quindi semplicemente “in stasi” durante l’asciugatura, per poi tornare ad aumentare esponenzialmente le loro colonie quando l’asciugamano si bagna di nuovo, causando quindi infezioni che in breve tempo potrebbero mettere k.o. l’intera famiglia (oltre alle persone, parenti ed amici, venute a fare visita alla famiglia nel periodo in cui i batteri erano presenti sugli asciugamani).
Ma quali sono i batteri più comuni, quelli che si possono annidare praticamente in ogni casa italiana? Vediamoli insieme!
I batteri più infestanti: Escherichia Coli, i coliformi, la Salmonella
Escherichia Coli: si tratta di uno dei batteri più comuni che prosperano nell’intestino di numerosi animali a sangue caldo. In realtà non si tratta di batteri dannosi in sé, in quanto sono utili per la digestione del cibo. Il problema nasce quando il batterio Escherichia Coli viene ingerito dall’uomo; a quel punto, entrando a contatto col sangue, può provocare varie malattie sia intestinali sia extra-intestinali, quali infezioni del tratto urinario, peritonite, setticemia, polmonite e la pericolosissima meningite. In alcuni casi tali malattie possono comparire anche se l’Escherichia Coli è rimasto nella sua sede naturale, ovvero l’intestino. Inoltre possono presentarsi se ci si alimenta con carne non perfettamente cotta o con latte non pastorizzato e formaggi preparati con il medesimo latte.
Coliformi: è l’insieme di batteri a bastoncello a cui appartiene anche il già citato Escherichia Coli. Essi fermentano il lattosio e producono acidi e gas ad una temperatura di circa 36°. Vengono definiti come organismi obiquitari, ovvero capaci di vivere in ambienti diversi, non solo nel materiale fecale ma anche nelle acque o nella terra. Appartengono a vari generi fra cui ricordiamo Hafnia, Serratia, Citrobacter ed Enterobacter.
Salmonella: è un batterio fin troppo famoso. I suoi bacilli si possono trovare praticamente ovunque, nell’acqua, nella terra e nell’intestino di molti animali (fra cui l’uomo). Alcuni ceppi, come la Salmonella typhimurium, prosperano allo stesso modo nell’intestino umano ed animale; altri (come la Salmonella paratyphi A e C e la Salmonella typhi) si trovano a loro agio solo nella cavità intestinale degli esseri umani.
La loro pericolosità è data dal provocare malattie infettive di vari tipi tra cui la setticemia, la salmonellosi e le febbri enteriche come la febbre tifoide e paratifoide.
La salmonellosi merita una spiegazione accurata in quanto questa patologia negli ultimi anni ha riempito pagine e pagine dei quotidiani italiani ed europei. Viene trasmessa quando si ingeriscono dei cibi che sono stati contaminati da minime parti di escrementi già infetti, sia di animali sia di esseri umani. Purtroppo è quasi impossibile individuare immediatamente il batterio infestante in quanto esso non inizia immediatamente il ciclo metabolico. Tale ciclo si sviluppa in seguito e produce una sostanza detta idrogeno solforato (H2S). A questo punto il cibo infetto è facilmente individuale a causa di un odore decisamente sgradevole, percepibile senza difficoltà.
Non tutti gli alimenti sono a rischio salmonellosi; i più comuni sono
· La maionese fresca
· Le uova
· La carne di pollo
· La carne cruda (attenzione alla deliziosa “tartare” dunque!)
· Il latte non pastorizzato ed i formaggi preparati col latte stesso
· I succhi di frutta non pastorizzati
I primi sintomi della salmonellosi vengono percepiti dopo circa 12 ore dall’assunzione di cibo infetto. Si tratta di forti dolori gastrici, seguiti da dolori addominali ed aerofagia. Nelle ore successive possono comparire sintomi più forti, quali crampi, febbre e vomito oltre a una forte diarrea. Trascorso un periodo di pausa di circa una giornata, che farebbe erroneamente pensare che il peggio sia passato, i sintomi si rinnovano con aggiunta di un particolare colore delle feci, che si presentano giallastre, liquide e con un forte odore di acido.
Normalmente la malattia viene combattuta e vinta naturalmente dall’organismo, che alla fine espelle per via rettale il batterio.
Va tuttavia ricordato che persone che soffrono già di altre patologie, e presentano quindi un fisico debilitato, potrebbero rischiare un ulteriore indebolimento a causa della diarrea, con un generale peggioramento delle condizioni fisiche con risultati a volte drammatici.
La soluzione per le malattie degli asciugamani: utilizzare degli asciugamani pieghevoli!
Se l’estesa lista di malattie che vi abbiamo presentato vi ha allarmato dovete sapere che esiste una soluzione pratica ed economica per evitare qualsiasi infezione di questo genere, sia nei vostri uffici, sia negli studi medici sia nelle vostre case: l’uso di asciugamani di carta!
Vi presentiamo gli asciugamani comfort Bulkysoft. Si tratta di asciugamani realizzati in pura cellulosa. Ogni asciugamano è due veli, in modo che abbia una resistenza, un potere assorbente ottimale. Ogni asciugamano è piegato a V in modo da facilitarne l’estrazione, evitando di estrarre dal contenitore due o tre asciugamani alla volta. Ciò permette un notevole risparmio in quanto viene estratto solo il numero esatto di asciugamani di cui si ha necessità.
Le misure dell’asciugamano sono generose: 21 X 21 cm., sufficienti ad asciugare le mani e/o il viso. Gli asciugamani Bulkysoft sono in vendita qui. Sono disponibili varie tipologie di acquisto, da 1 a ben 17 scatole, a seconda delle vostre necessità e del luogo in cui il porta asciugamani verrà installato.
No comments yet.